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ANVIL MOTOCICLETTE for DUCATI SCRAMBLER


Phonz e San Marcos i due ragazzi terribili, hanno utilizzato la nuova Ducati Scrambler per esprimere il loro stile rude e selvaggio. Il passato è sempre fonte di ispirazione e loro hanno attinto alla storia del marchio per questa moto sono andati a pescare nel passato hanno voluto rendere omaggio alla Ducati R/T del 1970, un modello che era destinato al mercato americano.



Ha avuto una breve vita agonistica, lasciando sue tracce nel 1971 con la partecipazione alla sei giorni sull’Isola di Man. Era una moto rude, spartana ed essenziale con una linea meravigliosamente perfetta secondo il nostro gusto: l’avantreno aperto al punto giusto per essere utilizzata nelle lunghe distese desertiche americane.

"Chi ci conosce, sa che basta pronunciare queste ultime parole (rude, spartano, essenziale, stile americano) una sola volta per riuscire a catturare completamente la nostra attenzione; così ci siamo lanciati in questa avventura utilizzando come base la nuova Ducati Scrambler 400, tenendo buono il motore, parte del telaio anteriore e andando a rimodellare tutto il resto.
Volevamo rendere omaggio a questa brillante gloria di casa Ducati reinterpretandola in vesti moderne, come se il mondo del motocross moderno avesse preso una sbandata, riportando certi vezzi stilistici utilizzati negli anni ‘70.


Partendo dall’anteriore, abbiamo sostituito i cerchi originali in lega con due cerchi a raggi da cross moderni di diametro 21” e 19”, li abbiamo adattati sul davanti a due forcelle kayaba, accorciate per dare le giuste proporzioni alla silhouette della moto.


Il serbatoio riprende la forma originale del modello degli anni ‘70 modificato in modo che potesse incastrarsi perfettamente sul telaio moderno.
Il manubrio riprende le forme classiche di quelli utilizzati nelle competizioni nei deserti americani, tutto l’impianto frenante di serie è stato sostituito con un Brembo con pinza e disco anteriori flottanti, mentre nel posteriore pinzata flottante con disco fisso da 220mm.


La sella è stata studiata e realizzata reinterpretando quella del modello originale, utilizzando pelle di bovino bianco per dare alla moto un gusto più “American stuntman anni ‘70”
La ruota posteriore trova alloggio in un nuovo forcellone rifatto in modo più classico rispetto al suo originale, al quale sono attaccati due ammortizzatori bitubo studiati appositamente per questa moto, con una lunghezza non esistente di serie.
Per finire, lo scarico è stato realizzato artigianalmente da Zard, anche questa è una reinterpretazione in chiave moderna del modello degli anni ’70: questa moto va decisamente a consolidare la collaborazione già iniziata da tempo con il marchio piemontese.
Infine, la moto porta sulla tabella il numero 53, curiosi di sapere perché? Sono i giorni impiegati nella costruzione della stessa.


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